L’adulto balbuziente: vita, opere e ostacoli

Per l’adulto balbuziente parlare è come fare una corsa a ostacoli. Chi balbetta fatica ad esprimere ciò che desidera a causa di ripetizioni e blocchi involontari e perciò incontrollabili. Ciò nonostante in lui si può notare quanto desideri essere ascoltato.

C’è disfluenza e disfluenza

Chiunque nel parlare può avere degli ‘incidenti verbali’ i quali però, diversamente da quanto succede nella balbuzie, non provocano un’interruzione del flusso verbale. Anzi, essi sono funzionali al buon andamento della comunicazione. Permettono infatti degli aggiustamenti grazie proprio a strategie come il temporaneo rallentamento, una precisazione ulteriore del pensiero ecc. Insomma si attiva automaticamente un riflesso di rilassamento per cui quegli incidenti passano addirittura inosservati consentendo al discorso di proseguire senza intoppi. Nella balbuzie invece l’incidente verbale turba e disturba a vari livelli.     

Le disfluenze di chi balbetta

La caratteristica che in qualche modo viene percepita dall’ascoltatore è che le disfluenze di chi balbetta sono tese, cosa che determina l’interruzione del flusso verbale con pause ‘strane’ e blocchi particolari della postura prefonatoria. Altra caratteristica che si osserva è l’assenza di anticipazione articolatoria delle vocali. Ovvero, se il balbuziente deve dire BA, resta inchiodato sulla B staccandola dalla vocale su cui invece bisognerebbe appoggiarsi per far sì che la sillaba fluisca agevolmente insieme a quel che segue. Per non parlare dei singoli fonemi, talvolta ripetuti in maniera eccessiva, bizzarra. Per esempio ‘tttttttavolo’.  

Il malessere nell’adulto balbuziente

 La persona adulta che balbetta sta male a causa del suo parlato ‘precario’ che lo costringe ad acrobazie varie pur di non cadere: giri di parole e sostituzioni oppure parole di appoggio (‘cioè, diciamo, quindi’…). La balbuzie però è più ‘astuta’  per cui quando arriva, si rimane quasi sorpresi e immobili, incapaci di reagire e di ricorrere a strategie che potrebbero essere di aiuto.

Evitare parole e situazioni serve solo a peggiorare la balbuzie. Dire un’altra parola al posto di quella desiderata significa far guadagnare potere alla balbuzie. In questo modo la persona con balbuzie diventa più vulnerabile. Alcuni riescono a mascherare la loro balbuzie pagando un prezzo enorme in termini di tensione fisica e mentale. L’insicurezza porta talvolta a concentrarsi su un possibile futuro blocco, anticipando con l’immaginazione suoni o parole ‘rischiose’.

Il continuo sorvegliarsi per non ‘sbagliare’ condiziona inevitabilmente il rapporto con gli altri e più in generale la vita della persona.

L’iceberg della balbuzie

L’immagine dell’iceberg applicata alla balbuzie rende bene la realtà di questo problema. Infatti se gli incidenti verbali rappresentano la parte visibile e udibile ovvero quella sopra il livello del mare, i sentimenti negativi sono il sommerso della balbuzie in un rapporto di 1 a 9: la parte sopra equivale a 1, la parte sotto il livello dell’acqua equivale a 9.

  • Parte visibile/udibile: ripetizioni, blocchi e altre manifestazioni verbali e non, movimenti associati del corpo, sul viso ecc.
  • Parte sommersa: pensieri ‘tossici’ ed emozioni negative quali rabbia, vergogna, paura del giudizio degli altri ecc.
    Balbuzie dunque non vuol dire solo incidenti verbali. Essa comporta sentimenti negativi che la favoriscono e la mantengono. La stessa vita di relazione ne risente proprio per le interferenze della balbuzie durante lo scambio comunicativo.

Il trattamento

Il trattamento dell’adulto balbuziente dovrà necessariamente toccare tutti gli aspetti del problema: difficoltà nella parola, tensioni corporee, emozioni, pensieri, comunicazione, ecc.

Due sono le condizioni per una buona riuscita del trattamento: il lavoro e il tempo. Il lavoro dovrà svolgersi con professionisti con esperienza, specializzati in balbuzie. Il tempo avrà una durata adeguata, tale da far raggiungere risultati veri e duraturi. 

Sviluppare potere sulla tua balbuzie e realizzare i cambiamenti necessari: questo è il lavoro che ti attende. È un lavoro che oltre alla fluenza tanto desiderata, ti farà un altro regalo: quello di conoscerti meglio. La balbuzie che certamente ha comportato per te sofferenze e frustrazioni in passato,  oggi può diventare, grazie all’esperienza terapeutica, una risorsa rendendoti una persona migliore, più completa.